Blog

storytelling aziendale l'arte di raccontare una storia e creare un legame con il tuo pubblico

Cosa vuol dire fare Storytelling Aziendale + Infografica

Scritto da  Commenta questo articolo!

Tutti, sia grandi che piccoli, amiamo le storie. Proviamo piacere se qualcuno ci racconta qualcosa, o legge per noi. Una storia comunica un’esperienza, crea emozioni, accende l’immaginazione, stabilisce legami e ricordi.

Hai mai pensato di raccontare una storia, non una storia da un libro di favole, ma la tua storia?

Comunicare un’esperienza di vita reale per aumentare la visibilità della tua azienda e fidelizzare il tuo pubblico?

Se la risposta è no, ti invito a leggere questo post e scoprirai cosa vuol dire mettere il sale della narrazione, nella tua strategia di contenuti e rendere saporita la tua comunicazione.

Scoprirai in un’infografica perché è importante creare un legame con il tuo pubblico attraverso il racconto e come, il giusto mix tra emozione ed empatia, ti renderà speciale agli occhi dei tuoi clienti.

Mettiti comodo che oggi parliamo di Storytelling Aziendale.

 

Io adoro le storie. Da piccola, durante l’estate andavo per un lungo periodo in Toscana, a casa della nonna materna e lei sperando di farmi addormentare, inventava una storia.

Ricordo la sua voce pacata, le pause ad arte, la lentezza della voce. E c’erano sempre persone reali, come la figlia della sartina della porta accanto, o quel tipo magro e taciturno della merceria all’angolo.

Le sue parole, arrivavano al mio cuore e stimolavano la mia immaginazione a tal punto che, invece di dormire restavo sveglia a fantasticare.

Quando senti parlare di Storytelling ricorda che si tratta della tecnica di comunicazione più antica del mondo.

Infatti, fin da quando i nostri antenati iniziarono a dipingere i primi tratti umani e animali sui muri delle caverne, raccontare storie è stato uno dei metodi per comunicare e tramandare eventi, pensieri e costumi.

Ma cosa vuol dire fare Storytelling per la tua azienda?

Lo storytelling è una tecnica di marketing che consiste nel comunicare il tuo brand attraverso un racconto per attirare l’attenzione del pubblico.

Il messaggio che la storia vuole raccontare serve a stimolare uno specifico desiderio.

Accanto allo Storytelling troverai sempre il Visual Storytelling, ovvero l'arte di raccontare con le immagini.

Le ricerche scientifiche dicono che la narrazione visiva facilita il ricordo, perché le immagini si imprimono nella memoria con più velocità e facilità, rispetto alle parole o ai testi scritti.

Pensa che il cervello, elabora le informazioni visive 60.000 volte più velocemente dei testi e che il 90% di queste, è legato alla comunicazione visiva. 

Gli studi dicono che le persone ricordano più facilmente ciò che vedono (80%), mentre solo il 20% ricorda ciò che ha letto.

Storytelling e Visual Storytelling, si completano a vicenda.

 Dai, raccontamelo! Ho bisogno di emozioni

 "Erano 10 anni che non le sentivo, ci eravamo perse di vista, ma non le  avevo dimenticate. Con Bianca e Marcella avevo trascorso giornate indimenticabili.

Una telefonata e il tempo per un attimo è tornato indietro! A Napoli per due giorni, una sorpresa, ci vediamo da me e preparo in nostro piatto preferito: “spaghetti alla pescatora”.

Cotti al dente e versati in padella con un pò d’acqua di cottura e un misto di pesce profumato di mare e scoglio.

Gamberi freschissimi, calamari, vongole e cozze, con l’aggiunta di pomodori pachino “rosso fuoco” e una spolverata di prezzemolo verde “come l’estate”.

Abbracci, risate, ricordi e un buon bicchiere di vino bianco, hanno aggiunto sapore di gioia alla nostra amicizia".

 

 

Scommetto che mentre leggevi si è attivata la tua corteccia sensoriale, ed involontariamente hai partecipato emotivamente a quello che ti ho raccontato e, più ti sei immedesimato, più forte è stato il tuo coinvolgimento.

Questo perché la tua mente viene spinta a creare dei collegamenti con esperienze che già conosce, con verità a te familiari.

Le storie che funzionano davvero sono quelle che “arrivano” a chi ascolta, con l’obiettivo di raccontare con autenticità, coerenza, verità.

Come sempre contano le emozioni, e la capacità di creare empatia.

Lo Storytelling è parte di noi e ci accompagna fin dalla nascita.

 

La scienza dello Storytelling

L’infografica che abbiamo creato sul modello di Maggie Patterson spiega perché la narrazione è una vera e propria scienza e come influisce sulla nostra mente.

 Narrazione e Azienda un mondo da scoprire

È stato dimostrato che lo storytelling fa bene al cervello.

Quando ascolti una storia si crea un accoppiamento tra neuroni, nel cervello di chi racconta e in quello di chi ascolta.

E inoltre, ascoltare, guardare o leggere storie, stimola la produzione di dopamina, che suscita il piacere, e di ossitocina e serotonina, collegate direttamente alle ricompense e al benessere.

Per il cervello, non c’è distinzione tra realtà e fantasia: l’immaginazione viene processata nello stesso modo di un’esperienza reale. Perciò, ciò che ascolto, che sia vero o inventato, per me esiste.

Immagina solo per un attimo, quindi, il potere di un racconto che stimola entrambi gli emisferi, quello destro e quello sinistro, per un coinvolgimento completo delle nostre capacità cognitive ed emotive.

Storytelling: che cos’è?

Molti pensano, che lo storytelling sia raccontare una storia, ma non è così.

Andrea Fontana docente di “Storytelling e narrazione d’impresa all’Università di Pavia", dice che si dovrebbe parlare più precisamente di racconti, non di storie.

"Lo Storytelling non è il raccontare storie o aneddoti, ma la creazione di rappresentazioni (testuali, visive, sonore, percettive) che un brand, un prodotto o servizio, una persona possono realizzare per emozionare e relazionarsi meglio con un pubblico

La storia è un insieme di eventi concatenati nel tempo, che di solito segue un percorso lineare.

Il racconto è l’interpretazione di questa storia, i protagonisti, i motivi delle scelte, i sentimenti, i problemi e gli ostacoli, le soluzioni.

Nel caso della storia che ti ho raccontato poco fa, i fatti sono chiari:

  •   Tre amiche che non si vedono da dieci anni si incontrano e cenano insieme.

Il racconto interpreta:

  •   Perchè le amiche si sono perse di vista?
  •   Quali difficoltà hanno affrontato in questi anni?
  •   Perchè sono tornate a Napoli?
  •   Quali progetti hanno per il futuro?
  •   Perchè Mirella ha preparato proprio gli “spaghetti alla pescatora”?

Quindi, la storia si può paragonare ai fatti e il racconto alle opinioni: si tratta di una visione individuale, che scava alla ricerca di particolari, di ciò che rende davvero unico il tuo o i tuoi protagonisti.

Storytelling e la narrazione dell’azienda

Lo storytelling aziendale, è l’arte di creare un universo narrativo intorno all’azienda, partendo dai valori, dal suo patrimonio, dai connotati più veri.

L’obiettivo è quello d'inserire l’azienda in un racconto, nel suo racconto, stabilendo un contatto emotivo con chi ascolta coinvolgendolo.

"Per essere un buon marketer bisogna essere un buon narratore: bisogna raccontare storie che si diffondano, creare prodotti rimarchevoli, vivere e far vivere il racconto".

Questo scrive Seth Godin, ma a patto, aggiungo io, che la narrazione sia creata da un bravo storyteller, che deve essere creativo, empatico, deve avere fantasia, inventiva e deve saper scrivere!

Un’altra caratteristica dello storytelling, sempre secondo Seth Godin, è quella di “raccontare storie, e non di concepire pubblicità”.

Saper toccare le corde emotive dei consumatori attraverso le parole, ti renderà diverso dai tuoi concorrenti.

Se vendi la pasta, lo zucchero, il sale e vuoi intraprendere una strategia di digital marketing, come puoi emergere, visto che i prodotti dei vari brand sembrano tutti uguali?

Lo storytelling aiuta!

Sono sicura che sarà capitato anche a te, di essere più soddisfatto, se il prodotto che hai acquistato ha una storia da raccontare, che ti emoziona e che ti fa rivivere esperienze piacevoli.

Un esempio è la strategia di Storytelling del pastificio Granoro che, con le storie “Cuore mio”, ti fa assaporare una pasta che emoziona.

 

Racconta una storia intorno al tuo prodotto, dagli un’anima e il prodotto con un’anima sarà percepito diverso dagli altri!

I grandi brand internazionali hanno da tempo intuito le potenzialità dello storytelling e lo usano per comunicare con i loro clienti, con lo scopo di fidelizzarli.

 

 Mi piace questo short movie, creato da Lego per festeggiare i suoi ottanta anni The Lego Story e che inizia così:

Probabilmente avrete visto un mattoncino Lego. Ma vi siete mai chiesti come tutto è iniziato e il perché si chiama Lego?

Semplice ed immediato!

Ikea dal canto suo, riesce a sfruttare questa tecnica in modo sublime.

Attraverso l’utilizzo del visual storytelling e di copy efficaci, attiva un meccanismo di riconoscimento e immedesimazione in chi guarda.

Al centro della narrazione ci sono le case e i suoi abitanti, case imperfette, ma accoglienti come potrebbe essere la tua.

Gli annunci, i video e i cataloghi, non puntano all’esclusività del marchio o sul valore del prodotto.

Ikea è per tutti e vince perché sceglie una comunicazione emozionale senza rinunciare a un’arma molto potente: l’ironia.

A casa tua puoi essere come vuoi!Sorprenditi ogni giorno

 

Il viaggio dell’eroe

Ci sono tanti modi e tante tecniche per creare un racconto. La struttura narrativa classica dei racconti, quella delineata dallo scrittore russo Vladimir Propp, prevede schemi e personaggi universali, che si possono adattare anche alle aziende moderne.

La storia inizia con il viaggio di un eroe, che ha l’obiettivo di salvare una principessa e in questo suo percorso è ostacolato da vari antagonisti e aiutato da strumenti magici, fino alla ricompensa finale.

Lo storytelling deve creare un personaggio capace di parlare delle sue emozioni, delle sue ambizioni, dei suoi progetti, delle cose che ama e di quelle che odia.

La Nike, con le sue ali, dà coraggio, determinazione e l'ispirazione giusta.

Nei video “Unlimited Courage” (coraggio illimitato), mette in evidenza alcuni degli ostacoli che il protagonista, eroe, atleta di grande valore, ha dovuto affrontare prima di arrivare al successo.

Come nel caso di Chris Mosier il primo atleta transgender che si è guadagnato un posto nella nazionale americana di atletica.

 

Il pubblico apprezza la voglia di mettersi in gioco del personaggio e questo spinge le persone a sentirlo vicino e a sostenerlo.

Insomma, lo storyteller, colui che narra, ha l’obbligo di animare un personaggio che susciti emozioni nel pubblico.

Esistono poi, tanti altri modi per creare il tuo racconto, e tanti copioni da cui puoi prendere ispirazione.

Quali sono le regole dello storytelling

  1. Capisci i bisogni del tuo pubblico e il momento che sta vivendo. Costruisci un racconto che sia per lui significativo.
  2. Devi essere chiaro e semplice. Per una narrazione efficace, via tutte le informazioni inutili. Una storia semplice è anche una storia chiara, forte e diretta.
  3. Devi esprimere la tua personalità e non essere noioso, il destinatario della tua storia deve essere libero di darle un significato personale.
  4. Segui il formato del racconto con inizio, sviluppo e fine.
  5. Adotta la regola del chi (i protagonisti), cosa (il messaggio), quando, perché.
  6. Lo storytelling dovrebbe raccontare una storia che il personaggio narratore ha realmente vissuto in prima persona.

Questi fatti, scarni, vanno conditi e personalizzati con immaginazione e fantasia, passione e sogni, perché sono questi gli elementi che ti danno la possibilità di preparare il tuo racconto, e creare un piatto variopinto, in cui la trama di fondo prenda vita e personalità.

Per sapere se la tua narrazione funziona poniti queste domande :

  •    Ti sei riconosciuto nella storia?
  •    Ti sei immedesimato nel percorso narrato?
  •    Hai assorbito i suoi valori?
  •    Hai vissuto le stesse emozioni e sensazioni del protagonista?

Se ti sei immedesimato in ciò che hai visto o letto, hai raggiunto il tuo obiettivo.

Queste domande sono suggerite da Annamaria Anelli business writer, che aiuta le persone e le aziende a raccontarsi.

Diffondi la tua storia

In conclusione, se vuoi puntare su una strategia di storytelling e di visual storytelling, devi affidarti ad un bravo storyteller, altrimenti rischi di fare un danno alla tua azienda.

Una volta creata la storia devi condividerla sui canali social: Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, dipende dal pubblico che vuoi raggiungere e dal tipo di prodotto.

Ma lo strumento più importante per veicolare la tua narrazione è il Blog, che rappresenta il contenitore perfetto per comunicare, aumentare il coinvolgimento e fidelizzare il tuo pubblico.

Le parole che userai, faranno la differenza, dovrai sceglierle con cura, capaci di coinvolgere emotivamente le persone, facendo vivere loro, esperienze uniche e memorabili grazie al tuo racconto.

Lo storytelling sarà lo strumento che darà alla tua comunicazione un sapore speciale e creerà un legame forte con i tuoi clienti.

Se le persone ameranno la storia che racconti, ameranno te.

A questo punto ti ringrazio per essere arrivato fin qui e grazie anche da parte di Bianca e Marcella.

- Ci siamo conosciute a Milano, in una stanza di ospedale, eravamo in tre ad avere un problema serio. Nacque una bella amicizia e le invitai a Napoli per una cena a base di “spaghetti alla pescatora” -

Quel giorno feci una scommessa e l'ho vinta! smile

E tu cosa ne pensi dello Storytelling? Ti piacerebbe intraprendere una strategia di narrazione? Se vuoi sapere come, scrivimi sarò lieta di aiutarti.

Lascia un commento qui, e fammi sapere se hai una storia da raccontare.  

Se questo articolo ti è piaciuto condividilo e iscriviti alla Newsletter Pillole di Marketing.