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Hashtag: i segreti per usarli in modo efficace

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Sarete d’accordo con me quando dico che la comunicazione oggi viaggia ad una velocità supersonica.

Fino a qualche anno fa al mattino accanto alla nostra tazza di caffè avevamo l’abitudine di sfogliare un giornale per dare un’occhiata alle notizie del giorno ed essere informati su ciò che accadeva attorno a noi. Oggi suona la sveglia e appena apriamo gli occhi prendiamo lo smartphone appoggiato sul nostro comodino per collegarci a Facebook o a Twitter e curiosare tra i post più recenti prima ancora di prenderci un caffè.

Cosa è cambiato?

La voglia di restare in contatto con la realtà si è moltiplicata dal momento che le nuove tecnologie ci hanno permesso di sapere TUTTO SEMPRE e OVUNQUE. In questo contesto, florido di curiosità e ridondante di informazioni, è nato l’hashtag.

Se sei alle prime armi con i social media, gli hashtag ti sembreranno poco chiari o inutili. In realtà servono a completare la comunicazione sul web e per questo è importante (e divertente) capire come usarli.

Cos’è un hashtag?

 

È un’etichetta (da hash: cancelletto e tag: etichetta) utilizzata sui social media per rendere più facile agli utenti la ricerca di messaggi su un tema specifico.

Il cancelletto precede ogni parola o gruppo di parole collegato ad un argomento oggetto di interesse; questo permette di organizzare contenuti e tracciare le discussioni in base a delle parole chiave.

Esempio: se su Twitter scrivi un tweet che riguarda la tua passione per la lettura potresti includere #twittlettura nel tuo messaggio. Cliccando sull’hashtag vedrai tutti i post che parlano di libri.

Gli hashtag servono a mettere un po’ di ordine nel mondo dei social, ormai stracolmo di utenti, informazioni e interazioni. Etichettando le parole chiave per catalogare contenuti di varia natura (come testi e foto) gli hashtag ci permettono di creare, trovare e seguire solo gli argomenti e i temi che ci interessano e di individuare le tendenze del momento.

Com’ è nato l’hashtag?

L’utilizzo diffuso dell’hashtag è partito da Twitter ma si è esteso rapidamente agli altri social media. Il primo hashtag risale al 2007, quando Chris Messina, in un tweet, propose l’utilizzo del cancelletto per i gruppi; Twitter inizialmente rifiutò l’idea ma pochi mesi dopo un giornalista utilizzò #SanDiegoFire per aggiornare l’opinione pubblica sugli incendi nelle foreste di San Diego. Da allora l’hashtagging è una pratica diffusa e trasversale a tutti gli ambiti: dagli utenti ai brand, dalla politica all’intrattenimento.

Come si usano gli #hashtag? 6 semplici suggerimenti per un uso efficace degli hashtag:

1. Per cominciare, gli spazi sono aboliti. Se il tuo hashtag contiene più parole raggruppale; se vuoi distinguerle puoi usare le maiuscole (#EmmegiMarketing), il risultato della ricerca sarà lo stesso.

2. I numeri sono ammessi, ma i segni di punteggiatura no, quindi saluta virgole, punti esclamativi e interrogativi, apostrofi e accenti. Dimentica anche gli asterischi e gli altri caratteri speciali.

3. Non c’è una lista prestabilita, puoi crearne uno semplicemente mettendo insieme una serie di parole e se non è stato già usato prima, hai inventato un hashtag!

4. Quando inserisci un hashtag nel tuo post chiediti se è davvero attinente al messaggio. Cerca di essere quanto più chiaro e preciso, in modo da far capire subito ciò di cui parli.

5. In una frase evita di metterne troppi, potresti compromettere la leggibilità del messaggio. Tre è un buon numero.

6. Usa hashtag già esistenti. Puoi usarne di nuovi ma, se il tuo obiettivo è quello di essere letto da molte persone, è difficile riuscirci con un hashtag del tutto nuovo.

Come utilizzare gli Hashtag?

Qui di seguito un'infografica in cui puoi vedere cosa fare e cosa non fare quando usi un cancelletto.

Dove si usano gli hashtag?

Puoi usarli sulle principali piattaforme di social media.

Twitter è il social su cui sono nati e quello che ne consente un uso più versatile rispetto ad altri siti. Gli hashtag su Twitter si usano principalmente per enfatizzare l’argomento specifico della conversazione; la barra laterale dei trend ti mostra una lista con gli hashtag che, sulla base dei tuoi tweet, potrebbero interessarti.

Quando cerchi un hashtag su Twitter, ci sono tre modi di filtrare i risultati:

L’opzione “Top” ti mostra i post più rilevanti e popolari, includendo quelli degli utenti che non segui.

L’opzione “Tutto” ti mostra tutti i tweet che stanno usando quello specifico hashtag in tempo reale.

L’opzione “Gente che segui” ti mostra solo i risultati relativi agli utenti che segui.

Facebook ha aggiunto gli hashtag nel 2013 ma il loro utilizzo non ha riscontrato molta presa. Ad ogni modo, cliccando sugli hashtag di Facebook puoi arrivare ad una lista con tutti i post contenenti lo stesso hashtag, anche di persone che non conosci.

GLI HASHTAG SU FACEBOOK SONO EFFICACI?

Il blogger Kevan Lee in un articolo evidenzia che “Facebook posts without a hashtag fare better than those with a hashtag.” I post su Facebook senza il cancelletto, hanno una visibilità maggiore. Questa conclusione è confermata dal report del 2016 di BuzzSumo e da una ricerca di Socialbakers, i post con gli hashtag su Facebook generano meno coinvolgimento.

Bisogna ricordare che su Facebook non c’è il numero massimo di hashtag, quindi il fatto che si possa espandere la portata del contenuto va a discapito del coinvolgimento, in particolare della semplicità e dell’immediatezza della fruizione di un contenuto.

Inoltre, un altro fattore che danneggia è che spesso, gli utenti condividono lo stesso contenuto con gli stessi hashtag sia su Facebook che su Twitter, inutile ricordare che questo rende decisamente meno coinvolgenti i contenuti.

Quindi, in conclusione gli hashtag, su Facebook, è meglio utilizzarli il meno possibile. 

Il consiglio è usarne al massimo uno e verificare, caso per caso, le effettive potenzialità e il loro reale funzionamento. #insomma #basta#usare #hashtag #come #se #piovesse. :)

Su Instagram gli hashtag accompagnano le foto condivise e aiutano a scoprire nuovi account e acquisire nuovi follower . Alcuni hashtag sono creati appositamente per delle competizioni fotografiche per incoraggiare a postare una certa tipologia di foto. Anche Vine, utilizza gli hashtag nello stesso modo; accompagnando ogni tuo video con un hashtag di successo puoi massimizzare le condivisioni.

Quando clicchi su un hashtag in Google + il risultato della ricerca includerà sia l’hashtag originale che post con parole chiave simili. I risultati della ricerca su Google appariranno sulla sinistra, laddove i risultati degli hashtag in Google + sulla destra.

In Pinterest gli hashtag si usano per contrassegnare e cercare un contenuto. Aggiungere hashtag (non troppi) alla fine della descrizione aiuta a rendere il pin visibile senza intaccare il senso logico della didascalia.

Suggerimento: Sei curioso di sapere quali hashtag sono più popolari? Hashtags.org ti segnala “le etichette calde” in tempo reale!

Prima di salutarti voglio darti 5 buoni motivi per usare gli hashtag:

1. Sono immediati. In una parola o in poche parole puoi sintetizzare l’oggetto della discussione e coinvolgere in tempo reale altri interlocutori interessati allo stesso tema.

2. Ti consentono di seguire un evento o un argomento rintracciando facilmente tutti i post che ne parlano.

3. Ti aiutano nella creazione e nel consolidamento della tua reputazione sul web.

4. Danno informazioni immediate sul tono di un post, dichiarando se l’intento dell’utente è quello di informare, denunciare o protestare.

5. Inseriti in una corretta strategia di  Social Media  ti permettono di aumentare la visibilità, testare la percezione degli utenti sul tuo brand e mantenere il dialogo con i clienti.

 

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